MUTUO PRIMA CASA: REQUISITI ED AGEVOLAZIONI PER CHI COMPRA LA PRIMA ABITAZIONE
Tra i prestiti ipotecari più richiesti c’è sicuramente il mutuo prima casa. A chi è rivolto? I requisiti da soddisfare sono diversi e fanno riferimento in prima battuta all’immobile che si vuole acquistare e al proprio patrimonio immobiliare. In particolare, per poter accedere agli incentivi e alle agevolazioni fiscali prima casa, l’immobile oggetto d’acquisto deve essere destinato ad abitazione principale.
E’ inoltre necessario che:
L’abitazione che si acquista appartenga a specifiche categorie catastali (A2-A3-A4-A5-A6-A7-A11);
L’abitazione si trovi nello stesso comune dove risiede l’acquirente;
La residenza venga trasferisca entro 18 mesi nel comune dove si trova l’abitazione da acquistare, se quella attuale è in un comune diverso;
Se si è già proprietari di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, che la casa in possesso sia venduta entro 12 mesi dal nuovo acquisto.
Nel momento in cui si soddisfano questi requisiti, si accede ad una serie di agevolazioni che rendono più conveniente tutta la pratica di acquisto e di mutuo.
Ma quali sono queste agevolazioni prima casa?
Percentuale dell’imposta di registro o dell’IVA ridotta notevolmente, a seconda che sia acquisti da privato, costruttore o impresa;
Detrazione del credito d’imposta, se si è già proprietari di casa. Questa importante agevolazione però, viene considerata esclusivamente se la vendita della vecchia casa avviene entro un anno dall’acquisto della nuova;
Per quanto riguarda i mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa, si può usufruire di una detrazione annuale pari al 19% degli interessi passivi, da calcolarsi su un tetto massimo di 4.000 euro all’anno. In fase di stipula del mutuo inoltre, si paga un’imposta sostitutiva inferiore a quella dovuta all’Agenzia delle Entrate per altre finalità di finanziamento.
Verifiche da parte dell’istituto di credito
Per accedere a questo tipo di finanziamento la banca richiede precise garanzie per tutelarsi e assicurarsi il pagamento nel corso degli anni. Con l’istruttoria del mutuo inizia una fase di verifica da parte dell’istituto di credito, per capire se il beneficiario del prestito sarà in grado di restituire la somma, nelle modalità e con i tempi previsti dal suo piano di ammortamento.
Tra i requisiti basilari c’è quello che il richiedente abbia raggiunto la maggiore età e che sia un cittadino:
Italiano residente in Italia;
Di Stati membri della Cee;
Straniero con residenza in Italia.
Limiti di età
Per quanto riguarda l’età massima non è prevista un vero e proprio limite, ma nel caso di anziani la durata del piano viene ridotta, così che il pagamento dell’ultima rata avvenga almeno entro gli 80 anni di età (questo dato è suscettibile di variazione in relazione alla banca a cui ci si rivolge).
Requisiti di reddito
Uno dei requisiti da cui dipende l’esito positivo o negativo della richiesta di mutuo riguarda invece il reddito. Poter dimostrare un reddito certo e continuo è importantissimo e rappresenta uno dei primissimi parametri sui quali la banca basa la sua valutazione di fattibilità. Il quadro viene completato dai seguenti fattori:
Affidabilità e correttezza del richiedente;
Rapporto rata/reddito: la Banca vuole essere certa che il mutuatario non si impegni con una rata troppo alta, che il suo reddito non potrebbe sostenere a lungo, considerata nel complesso con le altre rate che eventualmente il mutuatario già sostiene;
Presenza di garanzie prestate da terzi;
Valore dell’immobile per cui viene richiesto il finanziamento e su cui si concede ipoteca;
Puntualità di rimborso di eventuali altri prestiti già chiesti dal mutuatario, grazie alla consultazione di sistemi di informazione creditizia e banche dati, che tengono appunto traccia di tutti prestiti.